Ciao a tutti, oggi (6 agosto 2024: ho qualche giorno di ferie…) voglio parlare di quello che sta succedendo sui mercati finanziari globali, con un focus particolare sul Giappone. Sembra proprio che sia in corso un vero e proprio terremoto finanziario che ha avuto origine proprio dal Sol Levante.
Ma andiamo con ordine. La scorsa settimana, la Banca del Giappone (BoJ) ha deciso di aumentare i tassi di interesse, rompendo così con la sua politica monetaria accomodante ed ultra-espansiva che durava da anni. Questo ha fatto schizzare lo yen ai massimi da 40 anni contro il dollaro.
L’aumento dei tassi in Giappone ha avuto un impatto devastante sul Carry Trade, una strategia di investimento molto popolare tra gli operatori globali. Il carry trade consiste nel prendere a prestito denaro in una valuta a basso rendimento, come appunto lo yen giapponese, per investirlo in attività denominate in valute ad alto rendimento, come il dollaro USA.
Spieghiamo meglio cos’è il Carry Trade
Come detto, il carry trade coinvolge il prestito di denaro in una valuta a basso tasso di interesse per investire in una valuta con un tasso di interesse più alto. Ad esempio, gli investitori possono prendere in prestito yen giapponesi (dove i tassi di interesse sono molto bassi) e convertire questi yen in dollari americani per acquistare obbligazioni statunitensi che offrono rendimenti più alti. Il profitto deriva dalla differenza tra il basso costo del prestito in yen e l’alto rendimento degli investimenti in dollari.
Perché il Carry Trade è Critico in Questo Momento
Il carry trade è stato uno dei principali motori della liquidità globale. Tuttavia, con la possibilità di un rialzo dei tassi in Giappone, il costo di mantenere queste posizioni è aumentato. Gli investitori stanno liquidando i loro carry trade, il che significa che, per limitare e prevenire i danni, vendono le valute con tassi di interesse più alti e riacquistano yen. Questo ha due effetti principali:
- Apprezzamento dello Yen: Come già menzionato, lo yen si rafforza, rendendo più costoso per gli investitori continuare a finanziare le loro posizioni in carry trade.
- Pressione sui Mercati Finanziari: La vendita di asset rischiosi e il riacquisto di yen causano volatilità e cali di prezzo nei mercati finanziari globali.
Quindi, con lo yen che si è improvvisamente rafforzato, molti investitori sono stati costretti a chiudere in fretta e furia le loro posizioni in carry trade, innescando un effetto domino sui mercati. Lunedì 5 agosto il Nikkei, l’indice di riferimento della Borsa di Tokyo, è crollato del 12,9%, la peggior seduta dal 1987.
Ma non è finita qui. Il crollo giapponese ha contagiato rapidamente anche gli altri mercati finanziari mondiali. Oggi, martedì 6 agosto mattina, le Borse europee hanno aperto in netto calo, con Milano che perdeva subito il 2%. Anche Wall Street ha risentito del sell-off, con il Dow Jones e il Nasdaq che stanno cedendo rispettivamente il 2% e il 2,7%.
Insomma, sembra proprio che il terremoto finanziario partito dal Giappone abbia innescato uno tsunami globale che sta facendo tremare l’intero pianeta. Certo, ci sono anche altri fattori che alimentano la volatilità, come i timori di recessione negli Stati Uniti e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Ma è innegabile che l’aumento a sorpresa dei tassi della BoJ sia stata la scintilla che ha fatto esplodere la situazione; questo cambiamento di rotta ha innescato un terremoto finanziario che si sta propagando in tutto il mondo.
Ecco perchè, in questo momento, capire il carry trade e le dinamiche dei tassi di interesse è cruciale per comprendere perché queste modifiche di politica monetaria possono avere effetti così vasti.
Ora la domanda è: quanto durerà questa tempesta sui mercati? Secondo alcuni analisti, molto dipenderà dalle prossime mosse della Federal Reserve americana. Se la Fed dovesse rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi, come molti si aspettano, questo potrebbe aiutare a calmare le acque. Ma per il momento, meglio tenere le cinture di sicurezza allacciate, perché la strada sembra ancora molto accidentata.
Continuare a monitorare le mosse della BoJ e le reazioni dei mercati sarà fondamentale per navigare questo periodo di incertezza.
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Prudenza e buon investimento!
UfficioFinanza.it – Domenico Guercia