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Spread sotto quota 100, Btp più sicuri dei Bund: sarà vero?

Ancora un mio articolo pubblicato su Investing.com , lo riposto qui sempre volentieri, anche perchè non è facile farsi pubblicare da loro.

Spread ai minimi dal 2021

“Lo spread oggi è sotto i 100 punti base. Significa che i titoli di Stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi”. Lo ha detto oggi (14 maggio 2025) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione del question time alla Camera.

Lo spread tra Btp e Bund è sceso sotto i 100 punti base oggi 14 maggio 2025, toccando un minimo che non si vedeva dal 2021 (99 punti). Per chi segue il mercato obbligazionario italiano, questo rappresenta un segnale di rafforzata fiducia, ma non significa che i Btp siano improvvisamente “più sicuri” dei Bund.

Spread: numeri e contesto storico

Negli ultimi 30 giorni, il differenziale si è ridotto da 126 a meno di 100 punti, segnalando una convergenza tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi. Il calo è stato sostenuto anche dalla promozione del rating italiano da parte di S&P, considerato un fattore trainante secondo la premier Meloni.

Tabella – Spread Btp/Bund (ultimi 12 mesi)

Lettura pratica: il differenziale sotto i 100 punti è raro e riflette il miglioramento della percezione dell’Italia sui mercati globali, ma non cancella le differenze strutturali tra i due Paesi.

Btp vs Bund, realtà o slogan?

Un Btp che rende quasi quanto un Bund è una foto di fiducia, non una garanzia di sicurezza. I Bund rimangono il riferimento “risk-free” per l’Eurozona perché la Germania ha un debito più basso, crescita più stabile e rating AAA – mentre l’Italia resta sotto osservazione delle agenzie di rating, pur con trend migliorativo.

Cosa significa davvero

Spread basso = minor premio di rischio richiesto dagli investitori per detenere Btp, NON che il rischio Italia sia scomparso o che i Btp abbiano superato i Bund in sicurezza. È come in una maratona: correre fianco a fianco non significa avere lo stesso allenamento di base.

Fattori alla base del calo

  1. Rating S&P migliorato: Ha innescato una corsa agli acquisti di Btp.
  2. Stabilità politica: Il governo italiano si è mostrato coeso e “market-friendly”.
  3. Inflazione in calo: La Germania ha registrato un’inflazione al 2,2% in aprile (Read more), aiutando la convergenza dei rendimenti.
  4. Attesa BCE: Il mercato scommette su politiche monetarie meno restrittive, favorendo i titoli periferici.

Implicazioni e rischi

A breve termine: Il sentiment resta positivo per i Btp. Un premio di rischio così basso facilita la gestione del debito pubblico e abbassa i costi di finanziamento per l’Italia.
A lungo termine: Attenzione agli shock esterni: una crisi politica, nuove tensioni UE-USA o l’incertezza sulle riforme potrebbero far risalire rapidamente lo spread.

Quindi, mi dispiace abbattere l’euforia ma, per me, il Bund resta il “porto sicuro” per eccellenza in caso di tempesta.

Buon Investing !

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

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