Ammettiamolo: investire è bello quando tutto va bene, ma quando l’investimento è in perdita? La situazione si complica. Se anche tu hai investito i tuoi risparmi e ti sei trovato, o ti trovi, con il portafoglio che non è andato come speravi, niente paura! Questo è il momento perfetto per agire con calma e intelligenza. Ti svelo qualche strategia utile per affrontare i momenti di crisi e decidere con lucidità cosa fare quando gli investimenti non vanno come previsto.
1. Prima regola: non farti prendere dal panico
Il panico è il nemico numero uno dell’investitore. Hai presente quando vedi tutto rosso e la prima reazione è vendere tutto? Bene, quella è una pessima idea. Le oscillazioni di mercato sono normali, anche per i titoli migliori, quindi vendere impulsivamente potrebbe farti perdere l’opportunità di un successivo rimbalzo. Non dimentichiamoci che i mercati tendono a crescere nel lungo termine, anche se nel breve possono attraversare fasi negative.
Per esempio: hai comprato azioni di una grande azienda tecnologica e dopo sei mesi hai perso il 10%. Prima di decidere se vendere o meno, chiediti: la situazione aziendale è cambiata così tanto da giustificare la perdita? O forse è solo il mercato che sta attraversando un momento di “nervosismo”?
2. Analizza la tua strategia: ci sono errori di fondo?
Uno dei consigli che do sempre è: fai una verifica obiettiva della tua strategia. Hai investito tutto su un singolo titolo o settore? Magari ti sei lasciato convincere da amici, TV o social media a mettere tutto su investimenti rischiosi senza una reale analisi? Se il tuo portafoglio è troppo concentrato su pochi asset, è normale che tu sia più esposto a forti perdite.
Diversificare è la chiave. Se non l’hai fatto prima, potrebbe essere il momento giusto per riequilibrare le tue scelte. Distribuisci i tuoi investimenti su più settori, aree geografiche o strumenti finanziari (come obbligazioni, ETF, immobili, ecc.) in modo da ridurre il rischio complessivo.
3. Mantieni una visione di lungo periodo
Se c’è una cosa che ho imparato nel mondo degli investimenti, è che chi ha pazienza viene premiato. I mercati sono volatili nel breve termine, ma chi sa aspettare spesso vede i propri investimenti tornare a crescere. Prendi ad esempio il mercato azionario: ci sono stati momenti di crollo, come nel 2008 o durante la pandemia del 2020, ma chi non ha venduto e ha mantenuto i nervi saldi, nel giro di qualche anno ha recuperato le perdite e spesso ha visto i propri investimenti crescere ancora di più.
Pensa ai tuoi investimenti come a una maratona, non come a una gara di sprint. Il lungo periodo tende a smussare le oscillazioni del breve, e la pazienza può trasformare una perdita temporanea in un guadagno futuro.
4. Ribilancia il portafoglio
Uno dei modi per affrontare una perdita è quello di approfittare della situazione per ribilanciare il portafoglio. Questo significa prendere in considerazione l’acquisto di asset sottovalutati o che, in un momento di ribasso, possono offrire un’opportunità d’acquisto a prezzi più convenienti.
Per esempio: se il settore tecnologico è in calo, magari ci sono delle aziende solide e profittevoli che vengono penalizzate solo perché il mercato è in fase di correzione. Invece di vendere, potresti aumentare le tue posizioni su questi titoli, sapendo che quando il mercato si riprenderà, il valore delle tue azioni potrebbe salire.
Attenzione, però: questo va fatto solo se hai una buona conoscenza del settore e hai analizzato attentamente la situazione. Altrimenti, potrebbe essere utile confrontarsi con un consulente finanziario.
5. Approfitta delle perdite per ridurre le tasse
Ecco un consiglio che molti dimenticano: puoi sfruttare le perdite (minusvalenze) per compensare le plusvalenze future. In Italia, infatti, puoi detrarre le perdite subite su un investimento dal guadagno ottenuto su un altro. Questo significa che se in futuro realizzi un guadagno su un’altra operazione, la perdita attuale potrebbe aiutarti a pagare meno tasse.
Per esempio: hai venduto un’azione in perdita di 3.000 euro. L’anno successivo, realizzi una plusvalenza di 4.000 euro su un altro investimento. Grazie alla compensazione delle minusvalenze, pagherai le tasse solo su 1.000 euro di guadagno, non sull’intero importo. Non male, no?
6. Valuta l’opportunità di vendere solo se necessario
Ci sono però casi in cui vendere potrebbe essere la decisione giusta. Se il titolo in cui hai investito si basa su un modello di business ormai obsoleto o l’azienda non ha più prospettive di crescita, allora vendere per ridurre ulteriori perdite potrebbe essere la mossa corretta.
Qui entra in gioco la capacità di analizzare il contesto. Se ti accorgi che le motivazioni che ti hanno spinto a comprare non valgono più, potrebbe avere senso limitare i danni e cercare altre opportunità.
7. Non investire denaro che non puoi permetterti di perdere
Questo è un consiglio che sembra banale, ma è sempre valido: non investire mai denaro di cui hai bisogno a breve termine. Se ti ritrovi in perdita e devi vendere perché ti serve liquidità immediata, potrebbe essere il segno che l’investimento era troppo rischioso per le tue esigenze. Meglio pianificare con cura e destinare agli investimenti solo denaro che puoi lasciare fermo per anni.
8. Occhio ai rimbalzi!
Il “rimbalzo” è una fase di recupero, avviene cioè quando un mercato o un titolo inizia a risalire dopo aver toccato il fondo. Proprio per questo, se riesci a mantenere una visione di lungo periodo, potresti assistere a un netto miglioramento della performance dei tuoi investimenti, a patto che le fondamenta degli stessi siano solide. Il tempo può essere il miglior alleato per rivedere il verde sul portafoglio.
9. Chiedi aiuto a un consulente finanziario
Quando gli investimenti sono in perdita, confrontarsi con un consulente finanziario può fare la differenza. Un professionista qualificato può aiutarti a comprendere meglio la situazione, fornendoti un’analisi obiettiva del tuo portafoglio e suggerendoti le azioni più adatte da intraprendere.
Un consulente, inoltre, può valutare con te se è il caso di mantenere l’investimento o di venderlo, aiutandoti a prendere decisioni basate su dati e analisi, e non solo su impulsi emotivi. Un buon consulente finanziario lavora al tuo fianco per creare una strategia su misura, tenendo conto dei tuoi obiettivi a lungo termine, della tua tolleranza al rischio e delle esigenze di liquidità. Questo può darti maggiore sicurezza e tranquillità, soprattutto quando il mercato attraversa momenti turbolenti.
Cosa può fare concretamente un consulente per te?
- Analisi approfondita del portafoglio: Valutazione dettagliata degli investimenti attuali, identificazione dei punti critici e dei possibili miglioramenti.
- Diversificazione: Proporre strumenti finanziari più diversificati, riducendo così il rischio complessivo del portafoglio.
- Pianificazione fiscale: Aiutarti a sfruttare le perdite per ridurre l’impatto fiscale e ottimizzare il carico fiscale nel tempo.
- Monitoraggio continuo: Tenere sotto controllo il mercato e il tuo portafoglio per assicurarsi che tu sia sempre allineato ai tuoi obiettivi.
Rivolgersi a un consulente ti offre la tranquillità di sapere che le tue decisioni sono supportate da esperienza e competenza, soprattutto quando i mercati attraversano fasi complicate. Non è mai sbagliato chiedere aiuto, anzi, può essere la mossa più intelligente per proteggere i tuoi risparmi e ripartire con il piede giusto.
Quindi niente paura
Gli investimenti in perdita possono farci sentire come se avessimo sbagliato tutto, ma in realtà fanno parte del gioco. Il segreto sta nel mantenere la calma, non farsi influenzare dalle emozioni e sfruttare ogni occasione per migliorare la nostra strategia. Ricorda: il mercato è ciclico, le perdite di oggi potrebbero essere i guadagni di domani. E se hai dubbi o senti di aver bisogno di una guida più esperta, un consulente finanziario può essere il tuo alleato strategico per superare i momenti difficili.
Ci vediamo al prossimo rimbalzo!
UfficioFinanza.it – Domenico Guercia