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Perchè Non si Riesce a Domare l’Inflazione?

Perché, nonostante gli sforzi delle banche centrali e i continui interventi economici, non si riesce a controllare l’inflazione e a portarla a quel famoso 2%? Scopriamo insieme le radici di questa crisi e perché domare l’inflazione oggi è più difficile che mai.

Intanto comincio col dire che l’inflazione in Italia ha avuto un andamento MOLTO ALTALENANTE negli ultimi 5 anni:

2019 : L’inflazione è stata molto bassa, attestandosi allo 0,6%.

2020 : A causa della pandemia, l’inflazione è scesa sotto lo zero, raggiungendo il -0,2%.

2021 : L’inflazione è risalita all’1,9%.

2022 : Si è registrato un forte aumento dell’inflazione, che ha raggiunto l’8,1%.

2023 : L’inflazione media annua è stata del 5,7%.

2024 : Secondo le stime, l’inflazione media annua dovrebbe scendere allo 0,9%.

Ho preso questi dati qui. Sembra indomabile, vero? Proviamo a scovare le cause.

Shock di offerta globale

Negli ultimi anni, eventi straordinari come la pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina hanno causato gravi interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali. Quando l’offerta di beni si riduce drasticamente, i prezzi tendono a salire. Questo fenomeno è stato evidente in molti settori, come quello dell’energia e dei semiconduttori, dove la scarsità ha portato a un forte aumento dei prezzi.

  • Un esempio: La guerra in Ucraina ha ridotto la fornitura di gas naturale e grano, due risorse critiche per molti paesi, facendo aumentare i costi dell’energia e dei prodotti alimentari.

Aumento dei costi energetici

L’aumento dei prezzi dell’energia è stato uno dei principali motori dell’inflazione. Il costo dell’energia si riflette in quasi tutti i settori economici: produzione, trasporto, riscaldamento, e così via. Quando l’energia diventa più costosa, i prezzi dei beni e dei servizi aumentano di conseguenza.

  • Un esempio: Un aumento del prezzo del petrolio può far salire i costi del trasporto, che a sua volta aumenta il prezzo dei beni nei supermercati.

Domanda post-pandemia

Con l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia, la domanda di beni e servizi è esplosa, in particolare nei settori dei viaggi, dell’intrattenimento e dei beni di consumo durevoli. Questo aumento improvviso della domanda ha messo sotto pressione un’offerta già limitata, spingendo i prezzi verso l’alto.

  • Un esempio: Dopo i lockdown, molte persone hanno cercato di viaggiare o di rinnovare le loro case, aumentando la domanda di voli, hotel, elettrodomestici e materiali da costruzione.

Politiche monetarie espansive

Durante la pandemia, molte banche centrali hanno adottato politiche monetarie espansive, come i tassi di interesse bassi e l’iniezione di liquidità nell’economia, per sostenere la crescita. Queste politiche, pur necessarie, hanno aumentato la quantità di denaro in circolazione, contribuendo a un aumento della domanda e, di conseguenza, all’inflazione.

  • Un esempio: La Banca Centrale Europea ha mantenuto tassi di interesse bassi per incentivare prestiti e investimenti, ma questo ha anche alimentato una maggiore spesa da parte dei consumatori.

Aspettative di inflazione

Le aspettative inflazionistiche giocano un ruolo cruciale. Se consumatori e imprese si aspettano che i prezzi continueranno a salire, tenderanno a spendere di più ora, alimentando ulteriormente l’inflazione. Le imprese, prevedendo costi più alti, potrebbero anche aumentare i prezzi preventivamente, innescando una spirale inflazionistica.

  • Un esempio: Se i lavoratori si aspettano un’inflazione alta, chiederanno aumenti salariali più consistenti, che le aziende potrebbero compensare con ulteriori aumenti dei prezzi.

Difficoltà delle banche centrali

Ridurre l’inflazione richiede un delicato equilibrio tra aumentare i tassi di interesse per raffreddare l’economia e evitare di spingere il paese in recessione. Questo compito è particolarmente difficile in un contesto economico fragile e incerto. Inoltre, le politiche monetarie hanno un effetto ritardato sull’economia: può volerci del tempo prima che gli aumenti dei tassi di interesse si traducano in un calo dell’inflazione.

  • Un esempio: La Federal Reserve negli Stati Uniti ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione, ma la riduzione dei prezzi può richiedere mesi o addirittura anni.

Insomma…

L’inflazione attuale è il risultato di una combinazione di fattori globali, dalla crisi energetica alle politiche monetarie, passando per la domanda dei consumatori e le interruzioni delle catene di approvvigionamento. Non esiste una soluzione semplice o rapida, e le banche centrali devono muoversi con cautela per riportare l’inflazione sotto controllo senza danneggiare troppo l’economia. Per noi consumatori e investitori, comprendere questi meccanismi è essenziale per navigare in un periodo di incertezza economica.

Non mi viene in mente altro: come al solito, se ho scritto qualche cavolata, o hai aggiunte e correzioni, segnalamelo nei commenti.

Buona Inflazione (al 2%) !

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

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