Se sei interessato al mondo degli investimenti, avrai sicuramente sentito parlare dei BOT. Ma cosa sono esattamente e come funzionano? In questo articolo, ti spiegherò in modo semplice quello che devi sapere su questi strumenti finanziari.
Definizione di BOT
BOT… di questi tempi sembra di parlare di robot o di intelligenza artificiale, ma in realtà è una forma di investimento molto popolare in Italia: i Buoni Ordinari del Tesoro. I BOT sono titoli di debito pubblico italiano a breve termine, con scadenze che possono essere di 3, 6 o 12 mesi. In pratica, quando acquisti un BOT, stai prestando denaro allo Stato italiano che ti restituirà la somma a scadenza. Non riceverai cedole periodiche (è uno “zero-coupon“) e il guadagno deriva dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il valore nominale che ti verrà rimborsato alla fine. Su questa differenza viene applicata una tassazione pari al 12,50%, corrisposta in via anticipata all’atto dell’acquisto. I BOT sono ammessi alla quotazione di Borsa, sul Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT), il giorno successivo all’asta e vengono negoziati a prezzo “tel-quel” (propr. “tale e quale”), cioè il prezzo che include anche gli interessi maturati (rateo) dalla scadenza dell’ultima cedola al giorno dell’operazione, cioè della stipula del contratto.
Vantaggi dei BOT
Uno dei principali vantaggi dei BOT è la loro elevata sicurezza. Essendo emessi dallo Stato, il rischio di insolvenza è estremamente basso. Inoltre, i BOT sono accessibili anche ai piccoli investitori, dato che puoi acquistarli a partire da un valore nominale minimo di 1.000 euro. Infine, data la loro breve durata, sono considerati abbastanza liquidi, permettendoti di rientrare in possesso del tuo capitale in tempi relativamente brevi.
Svantaggi e rischi
Nonostante la sicurezza, i BOT non sono particolarmente remunerativi, soprattutto se confrontati con altri strumenti finanziari. Un’inflazione alta, costi di gestione e commissioni possono erodere ulteriormente i tuoi rendimenti. Inoltre, in un contesto di tassi di interesse bassi, il rendimento dei BOT può essere meno attraente o vicino allo zero o addirittura negativo.
Esempio pratico
Immagina di acquistare un BOT con un valore nominale di 1.000 euro e un prezzo di emissione di 990 euro. Alla scadenza, riceverai 1.000 euro, quindi il tuo guadagno sarà di 10 euro. Tuttavia, devi considerare le commissioni e le tasse, che potrebbero ridurre questo guadagno.
Dove e come acquistare i BOT
Puoi acquistare i BOT durante le aste del Tesoro, attraverso un intermediario autorizzato, come la tua banca (recandoti direttamente in filiale), oppure sul mercato secondario sempre tramite banche o broker autorizzati (agenti di borsa). Sul mercato secondario, i BOT possono essere scambiati prima della scadenza, il che ti permette di realizzare eventuali plusvalenze in caso di variazioni dei tassi di interesse.
In conclusione
Investire in BOT può essere una buona scelta se cerchi sicurezza e hai esigenze di liquidità a breve termine. Tuttavia, se il tuo obiettivo è ottenere rendimenti più elevati, potresti considerare strumenti alternativi, come obbligazioni, conti deposito o ETF, che pur presentando un rischio leggermente superiore, offrono rendimenti potenzialmente più alti a fronte di “orizzonti temporali” un pò più lunghi. Ricorda sempre di valutare attentamente i costi e le tue esigenze di investimento prima di prendere una decisione.
Buon investimento!
UfficioFinanza.it – Domenico Guercia