Vai al contenuto

Il Dividend Day: lo “sbarco” nel tuo portafoglio

Quel giorno in cui apri il tuo portafoglio titoli e vedi tutto disastrato, come se ci fosse stato uno sbarco in Normandia tra le tue azioni! E ti chiedi: “Ma com’è possibile che ieri ero in verde brillante e oggi sembra che abbiano bombardato i miei titoli? Che è successo?”

La risposta è tanto semplice quanto spietata: è il giorno dello stacco dividendi (dividend day), e ogni anno colpisce con precisione chirurgica. Anche quest’anno ha colpito, esattamente IERI 19 maggio 2025. Ma non temere, perché ti spiego cosa succede davvero, perché il tuo portafoglio sembra smagrito, e – sorpresa! – perché in realtà potresti anche essere più ricco di prima. Se sai cosa guardare.

Che cos’è il “dividend day”?

Il dividend day – più correttamente chiamato data di stacco del dividendo – è il giorno in cui un’azienda stacca il dividendo. In pratica, da quel momento, se acquisti l’azione, non hai diritto al dividendo.

Il giorno chiave però è quello precedente: la “data di legittimazione” (detta anche “ex-dividend date”). Se possiedi il titolo alla chiusura del giorno precedente, ti spetta il dividendo, anche se il giorno dopo vendi tutto.


Cosa succede al prezzo dell’azione?

Ecco il punto che fa confondere quasi tutti.
Il giorno dello stacco, il prezzo del titolo scende in automatico di un importo pari al dividendo. Sì, lo so che sembra assurdo, ma è proprio così.

Un esempio pratico:

Immagina di avere 100 azioni ENEL, che alla chiusura di ieri valevano 6 euro l’una (valore d’esempio, usato solo per semplicità). Oggi è il dividend day, e ENEL paga un dividendo di 0,25 euro per azione.

  • Alla riapertura del mercato, le tue azioni ENEL partono da 5,75 euro.
  • Quindi il tuo portafoglio apparentemente perde 25 euro.
  • Ma quei 25 euro… li riceverai cash nei prossimi giorni sul conto, come dividendo.

Quindi non hai perso nulla. Teoricamente. Ma poi arriva la realtà…


E allora perché mi sembra di rimetterci?

Ti sembra di rimetterci perché il dividendo è tassato. Eh già, eccolo il punto dolente: i dividendi sono tassati al 26% in Italia.

Torniamo all’esempio:

  • 100 azioni x 0,25 euro = 25 euro di dividendo lordo.
  • 26% di tasse = 6,5 euro.
  • Dividendo netto accreditato: 18,5 euro.

Però il titolo ti è sceso di 25 euro. Quindi hai “perso” 6,5 euro in valore complessivo. Ecco perché il tuo portafoglio sembra un po’ più magro.


Ma quindi i dividendi sono una fregatura?

Non esattamente. I dividendi possono essere una fonte di reddito costante e fanno parte della strategia di molti investitori, soprattutto quelli a lungo termine.

Vantaggi dei dividendi:

  • Ti generano un flusso di cassa periodico.
  • Sono spesso segno di stabilità dell’azienda.
  • Puoi reinvestirli, aumentando nel tempo il capitale.

Svantaggi dei dividendi:

  • Sono tassati.
  • Fanno scendere il prezzo dell’azione.
  • Non sono garantiti: l’azienda può sospendere o ridurre il dividendo.

Come cambia il portafoglio dopo il dividend day?

Facciamo uno zoom su quello che succede al tuo portafoglio:

  • Valore di mercato scende (perché i titoli calano dello stesso importo del dividendo lordo).
  • Liquidità in arrivo aumenta (ti verrà accreditato il dividendo nei giorni successivi).
  • Il patrimonio totale resta simile, ma netto di tasse.

Il problema è che molti investitori guardano solo il valore totale, e vedono un calo improvviso. Ma bisogna aspettare che il dividendo venga accreditato per avere un quadro più realistico.


Come sapere se un titolo stacca dividendo o no

Per capire se un titolo che hai in portafoglio paga dividendi, e soprattutto quando li stacca, hai diversi modi pratici e veloci:

1. Consulta il sito ufficiale della società

Vai sul sito della società che hai in portafoglio (es. ENI, Intesa, Enel…) e cerca nella sezione “Investor Relations” o “Relazioni con gli investitori”. Lì troverai:

  • Date di stacco dividendo (ex-dividend date)
  • Data di pagamento
  • Importo per azione
  • Politica dei dividendi (quanto e come pagano ogni anno)

2. Usa il sito di Borsa Italiana

Vai su www.borsaitaliana.it, cerca il titolo e clicca sulla scheda informativa. Se il titolo stacca dividendi, troverai una sezione “Dividendi” con:

  • Storico dividendi
  • Ultima data di stacco
  • Prossima data prevista (se già annunciata)

3. Calendari dividendi online

Esistono anche dei calendari dividendi molto pratici. Per esempio:

Investing.com – sezione Dividendi

E se non c’è nessun dividendo?

Semplice: se non trovi informazioni, è probabile che quel titolo non distribuisca dividendi. Alcune aziende, soprattutto quelle in forte crescita o tech, preferiscono reinvestire gli utili anziché distribuirli (es. Amazon, Tesla…).

In quel caso, il tuo guadagno arriva solo da eventuali plusvalenze sul prezzo dell’azione.


Ultimi consigli da portarsi a casa

Se dopo il dividend day il tuo portafoglio sembra un po’ più magro, non preoccuparti subito: è tutto “normale”. Ma considera sempre le tasse, e soprattutto non pensare che ricevere un dividendo sia sempre un vantaggio assoluto.

Attenzione però, se hai uno “Yield troppo alto”, cioè se il rendimento da dividendo sembra molto elevato, spesso è dovuto a un forte calo del prezzo dell’azione e può nascondere rischi o problemi dell’azienda.

Come al solito, un buon investimento è fatto di equilibrio tra crescita, reddito e gestione fiscale. E ricordati: il dividendo è tuo solo se resisti abbastanza da incassarlo, altrimenti rischi di prendere solo la discesa del prezzo senza il premio.

E allora, d’ora in avanti, buon Dividend Day !

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *