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La lezione (amara) H2O e i fondi Side-Pocket

Sai già qualcosa della vicenda H2O? Sì o No, fermati qui e leggi: ti prometto che questa storia ti tornerà utile comunque. Anche (e soprattutto) per capire meglio come funzionano certi fondi e i rischi che si portano dietro. Una lezione amara, ma che è necessario conoscere. Con un curioso paradosso finale.

Un salto indietro: chi è H2O Asset Management?

H2O è una società di gestione del risparmio nata nel 2010 e legata a Natixis Investment Managers. Fino a pochi anni fa era osannata per le sue performance spettacolari, con rendimenti a doppia cifra anche in anni difficili per i mercati. Il loro stile di investimento era molto aggressivo, con una forte esposizione a valute, titoli illiquidi e strategie complesse.

Poi, nel 2019, qualcosa si rompe.

Inizia a circolare la voce che nei fondi H2O ci siano attività illiquide, legate a un imprenditore controverso: Lars Windhorst, personaggio noto per le sue attività finanziarie “creativamente borderline”. Questi titoli, difficilmente vendibili sul mercato, iniziano a destare sospetti.

Nel 2020, l’AMF (l’equivalente francese della Consob) impone il blocco dei rimborsi su alcuni fondi. Il motivo? Troppa illiquidità. Ed è qui che entra in gioco la parola magica (o maledetta): side-pocket.

Cos’è un fondo side-pocket, spiegato facile

Il side-pocket è uno strumento che consente alla società di gestione di separare gli asset liquidi da quelli illiquidi in un fondo. In pratica:

  • I titoli facilmente vendibili restano nel fondo “principale”, e possono essere riscattati dagli investitori.
  • I titoli illiquidi (cioè difficili o impossibili da vendere subito) vengono messi in un contenitore separato, il cosiddetto “side-pocket”, tasca-laterale.

Chi aveva investito nel fondo si ritrova con due quote distinte:

  1. Una “buona”, liquida e vendibile.
  2. Una “congelata”, che non si sa se e quando verrà liquidata (e a che valore).

Il caso H2O: che cosa è successo davvero

Nel settembre 2020, diversi fondi H2O sono stati sospesi e ristrutturati, creando dei side-pocket contenenti circa 1,6 miliardi di euro di asset illiquidi. Gli investitori, che pensavano di avere quote liberamente rimborsabili, si sono ritrovati bloccati.

Nel 2023 la situazione si è ulteriormente complicata:

  • Alcuni asset nei side-pocket sono stati svalutati drasticamente.
  • I rimborsi promessi sono stati rinviati.
  • Le autorità hanno imposto sanzioni e avviato indagini su come questi strumenti fossero stati venduti.

E cosa sta succedendo agli investitori H2O?

Il grosso problema riguarda i fondi che, dopo la crisi scoppiata nel 2020, sono stati “spezzati” in due:

  1. Una parte liquida, che ha continuato a essere gestita normalmente (e in alcuni casi anche rimborsata).
  2. Una parte “side-pocket”, ovvero contenente gli asset illiquidi, separata e congelata, di cui ancora oggi non si conosce la reale tempistica di liquidazione.

La storia non è ancora finita, ma qualche passo avanti si è visto.

Situazione attuale (ad aprile 2025)

  • I fondi H2O coinvolti includono, tra gli altri: H2O Allegro, H2O Multibonds, H2O Adagio, H2O Moderato, e altri.
  • A fine 2023 e inizio 2024 e 2025 sono arrivati alcuni rimborsi parziali relativi alla parte liquida.
  • I side-pocket invece sono rimasti per lo più immobili, in attesa di vendere o liquidare gli asset illiquidi (spesso legati all’imprenditore Lars Windhorst e alle sue società).

Cosa deve aspettarsi chi ha fondi H2O in Portafoglio Titoli

Se hai investito in autonomia in questi fondi, acquistandoli tramite home-banking o piattaforma su internet:

  • Hai già ricevuto i rimborsi della parte liquida, che sono stati accreditati automaticamente sul tuo conto titoli.
  • Hai ancora in portafoglio una quota che rappresenta la tua parte del side-pocket. È lì, ferma, non scambiabile, non vendibile, e non si può nemmeno stimare con certezza quanto varrà in futuro. Tieniti informato con la tua banca o il tuo consulente finanziario per capire cosa fare o come procedere.

E se hai i fondi H2O in una Gestione Patrimoniale?

La situazione è simile, ma con qualche differenza importante:

  • In una Gestione Patrimoniale (GP), la società che gestisce il tuo patrimonio può aver acquistato per tuo conto i fondi H2O.
  • Anche qui, la quota liquida è stata rimborsata.
  • La parte “side-pocket” resta nel tuo patrimonio, ma non è più visibile come un fondo comune: in molte GP ora viene indicata come “credito in attesa di rimborso” o simili.

Ti rimborsano?

, ma devi pazientare: ti rimborseranno quando gli asset illiquidi verranno venduti. Non è detto che ciò avvenga a un buon prezzo, ma intanto è già un bene che avvenga.

Quando?

Non esiste una data ufficiale. Al momento (aprile 2025), H2O ha fatto sapere di continuare a lavorare per liquidare questi asset; la scadenza attesa, per il “riparto finale” dei rimborsi potrebbe arrivare agli inizi di maggio 2025 o oltre.

Che cosa ci insegna questa storia?

1. Attenzione all’illiquidità

Anche se un fondo rende tanto, bisogna chiedersi come investe i soldi. Se contiene troppi strumenti illiquidi, il rischio aumenta a dismisura. Perché non puoi vendere ciò che non ha un mercato.

2. Mai fidarsi solo della performance

Un fondo che ha fatto +20% in un anno non è necessariamente sicuro. In molti casi, rendimenti eccezionali nascondono rischi eccezionali.

3. Side-pocket non è sinonimo di truffa, ma…

È uno strumento legale, sì. Ma è un campanello d’allarme: qualcosa non sta andando come previsto. E l’investitore non può fare molto, se non aspettare (e sperare).

4. Leggi bene il KIID

Il KIID (Key Investor Information Document) è un documento fondamentale che ti dice:

  • Che tipo di strumenti vengono usati
  • Qual è il profilo di rischio
  • Quali sono le commissioni

Nel caso H2O, qualche indizio c’era: guarda per esempio, nel documento allegato, la classe di rischio dei prodotti H2O Multibonds e H2O Allegro:


Curioso paradosso finale

Il nome H2O Asset Management deriva proprio dalla formula chimica dell’acqua, H₂O, e non è stato scelto a caso. Quando la società è stata fondata nel 2010, l’idea dei fondatori era quella di trasmettere un’immagine di:

  • Fluidità
  • Adattabilità
  • Trasparenza
  • Forza naturale

In pratica, volevano posizionarsi come gestori capaci di navigare qualsiasi condizione di mercato, proprio come l’acqua riesce a superare ostacoli, cambiamenti e turbolenze.

Purtroppo, col senno di poi, questo nome è diventato anche un po’ ironico: H2O è la formula dell’acqua, ma i maggiori problemi sono arrivati proprio dall’illiquidità

Pubblicherò su questo stesso articolo le novità a riguardo.

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

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