Vai al contenuto

Gestione Patrimoniale vs Consulenza Avanzata: Taxi o Navigatore?

Taxi o Navigatore? Vuoi che qualcuno ti porti direttamente a destinazione o preferisci decidere il percorso in base alle indicazioni di chi ne sa più di te? Affidare tutto a un gestore che fa tutto da solo oppure farti consigliare passo dopo passo su ogni singola mossa da fare?

Ecco, queste domande definiscono da sole le differenze tra Gestione Patrimoniale discrezionale e Consulenza Finanziaria Avanzata personalizzata. Anche se ne ho già parlato in altri articoli, vediamo meglio cosa sono, come funzionano e soprattutto quale potrebbe fare al caso tuo!

Gestione Patrimoniale (discrezionale): ci pensa il gestore!

Partiamo dalla Gestione Patrimoniale discrezionale, che, detta in parole semplici, è un servizio di investimento dove affidi i tuoi soldi a un professionista, ad una banca o ad una società di gestione, e questo gestore prende decisioni per te, senza bisogno del tuo consenso per ogni operazione.

Come funziona?

In pratica, apri un mandato di gestione con una banca o una società di investimento, gli affidi i tuoi soldi e il gestore li investe secondo una strategia predefinita, basata sul tuo profilo di rischio. Più sei propenso al rischio, più il gestore potrà investire in prodotti rischiosi, come azioni o obbligazioni di mercati emergenti; al contrario, se preferisci stare più tranquillo, punterà su asset più sicuri, come titoli di stato o obbligazioni corporate di qualità.

Pro:

  • Comodità: una volta affidato il mandato, non devi fare praticamente nulla. Il gestore si occupa di tutto.
  • Decisioni rapide: il gestore può reagire prontamente ai cambiamenti del mercato senza dover attendere il tuo via libera. E’ uno dei vantaggi maggiori della Gestione Patrimoniale: qualcuno osserva quotidianamente per te il mercato e interviene immediatamente.
  • Personalizzazione: il portafoglio è costruito sulla base di un’analisi molto attenta del tuo profilo, dopo di chè non devi preoccuparti di nulla, se non controllare periodicamente l’andamento del tuo portafoglio.

Contro:

  • Commissioni: le commissioni per la gestione patrimoniale sono un po’ più elevate, con una quota fissa (sull’1-2% annuo del patrimonio gestito) più una eventuale commissione di performance; tutto dipende da gestore a gestore. Il servizio in cambio è altamente professionale, seguito da esperti del settore.
  • Controllo: è l’altra faccia della medaglia, non sai esattamente in tempo reale dove sono investiti i tuoi soldi e devi fidarti completamente del gestore; io l’ho messo fra i “contro”, ma potrebbe stare fra i “pro”, dipende dai punti di vista! Puoi comunque chiedere in ogni momento la composizione e la situazione del tuo portafoglio.
  • Rischi: anche se il gestore è un professionista, non è immune da errori e i mercati sono imprevedibili. Questo però e un fattor comune a tutti gli investimenti.

Consulenza Finanziaria Avanzata personalizzata: il timone lo tieni tu! (e il consulente)

Se invece sei il tipo che vuole avere sempre il controllo e decidere personalmente dove e come investire, allora la Consulenza Finanziaria Avanzata personalizzata potrebbe fare per te. Qui non affidi il tuo patrimonio a un gestore che decide autonomamente, ma ricevi indicazioni precise su come investire, avendo sempre l’ultima parola.

Come funziona?

Hai un consulente che ti segue da vicino, analizza la tua situazione patrimoniale, i tuoi obiettivi e il tuo profilo di rischio. In base a queste informazioni, ti suggerisce strategie di investimento personalizzate con portafogli modello (prudenti, equilibrati, aggressivi, etc.), consigliando quali strumenti acquistare o vendere. Tu però rimani il vero responsabile delle decisioni: ogni investimento deve essere approvato da te.

Pro:

  • Maggiore controllo: sei sempre tu a prendere le decisioni finali su ogni investimento.
  • Trasparenza: hai il quadro completo di ogni investimento e puoi cambiare idea o strategia in qualsiasi momento. Puoi fissare un appuntamento con il tuo consulente quando vuoi.
  • Consulenza su misura: il consulente studia un piano personalizzato, tenendo conto non solo del tuo profilo di rischio, ma anche dei tuoi obiettivi specifici (ad esempio, comprare casa fra 5 anni o accumulare per la pensione, etc.).

Contro:

  • Tempo e attenzione: richiede tempo e impegno. Devi seguire le raccomandazioni, analizzare le proposte e prendere decisioni informate.
  • Costi di consulenza: anche qui ci sono commissioni da pagare, in genere una quota fissa per la consulenza, ma (non è detto sempre) possono essere inferiori rispetto alla gestione patrimoniale.
  • Rischi: come per la gestione patrimoniale, il mercato è imprevedibile e le scelte, anche se basate su una consulenza professionale, potrebbero portare a perdite. E anche questo vale per tutto e tutti.

Quale conviene di più?

La risposta è: dipende da te. Ogni soluzione ha i suoi vantaggi e svantaggi e dipende molto dal tuo profilo di investitore.

Se preferisci delegare e hai poco tempo o poca esperienza, la Gestione Patrimoniale discrezionale è probabilmente più adatta. Hai la tranquillità di sapere che un professionista si occupa di tutto per te, anche se paghi delle commissioni un po’ più elevate e devi accettare le scelte della gestione.

D’altra parte, se vuoi essere protagonista delle tue decisioni e magari hai già un po’ di esperienza o semplicemente ti piace avere il controllo, la Consulenza Finanziaria Avanzata personalizzata potrebbe darti più soddisfazione. Certo, richiede più impegno, ma ti permette di essere sempre informato e di decidere dove e come investire.

Qualche esempio pratico

  • Gestione Patrimoniale: hai €100.000 da investire. Apri un contratto di gestione con la tua banca, definisci il tuo profilo di rischio (ad esempio, medio) e la banca decide di investire il 60% in obbligazioni, il 30% in fondi e il 10% in azioni. Dopo un anno, magari senza che tu te ne accorga, il portafoglio è stato ribilanciato diverse volte, con una commissione dell’1,5% annua detratta direttamente dal rendimento.
  • Consulenza Avanzata: hai sempre €100.000, ma questa volta hai un consulente che ti suggerisce di investire il 50% in obbligazioni governative a lungo termine, il 30% in azioni europee e il 20% in fondi comuni di investimento. Il consulente ti spiega ogni prodotto, ti dà le opzioni, e tu approvi, respingi o modifichi la strategia come preferisci. Paghi una commissione fissa per la consulenza, ma hai più voce in capitolo.

Costi e Tassazione

I costi e la tassazione di servizi come la Gestione Patrimoniale discrezionale e la Consulenza Finanziaria Avanzata sono aspetti fondamentali da considerare quando scegli come gestire i tuoi investimenti. Non solo incidono direttamente sui tuoi rendimenti, ma possono anche determinare quale servizio convenga di più nel lungo periodo. Vediamo insieme i dettagli.

Gestione Patrimoniale: costi e tassazione

La Gestione Patrimoniale discrezionale prevede che un gestore professionale si occupi direttamente dei tuoi investimenti, ma questo ha un costo. Ecco le principali voci di spesa:

Costi

  1. Commissioni di gestione: Questa è una quota annuale che paghi per il servizio di gestione. Di solito si aggira tra l’1% e il 2% del capitale gestito, a seconda della banca o della società d’investimento che scegli. Più grande è il patrimonio, più alta potrebbe essere la commissione (ma non sempre). Ad esempio, se affidi €100.000 a una gestione patrimoniale con una commissione dell’1,5%, pagherai €1.500 all’anno, indipendentemente dai risultati della gestione.
  2. Commissioni di performance: Alcuni gestori applicano una commissione aggiuntiva se il portafoglio raggiunge certi risultati (superando un benchmark o generando rendimenti positivi). Questo tipo di commissione varia, ma potrebbe essere un 10-20% del rendimento eccedente rispetto a un valore di riferimento (ad esempio, il rendimento di un indice di mercato).
  3. Costi di transazione: Anche se è il gestore a decidere quando comprare o vendere, i costi per le transazioni finanziarie (commissioni di compravendita di azioni, obbligazioni o fondi) vengono comunque addebitati al cliente. In media, questi costi sono meno visibili, ma incidono comunque sui rendimenti netti.
  4. Altri costi accessori: Alcune società possono addebitare commissioni per attività amministrative o per la custodia dei titoli.

Tassazione

Sui guadagni derivanti dalla gestione patrimoniale, sei soggetto a imposta sui redditi di capitale e redditi diversi. In Italia, i guadagni in conto capitale (capital gain) sono generalmente tassati al 26%. La tassazione si applica ai profitti realizzati, cioè al momento della vendita di un asset con guadagno, mentre i dividendi e gli interessi incassati da obbligazioni seguono la stessa tassazione del 26%.

Nel caso di minusvalenze, queste possono essere compensate con le plusvalenze per un periodo massimo di 4 anni. Quindi, se hai perso soldi su una parte del tuo portafoglio, puoi compensare con eventuali guadagni futuri, riducendo così la tassazione complessiva.

Consulenza Finanziaria Avanzata: costi e tassazione

La Consulenza Finanziaria Avanzata ti fornisce raccomandazioni su come investire, ma lasciandoti il controllo finale delle decisioni. Anche questo servizio ha dei costi, ma la struttura è leggermente diversa rispetto alla gestione patrimoniale.

Costi

  1. Fee di consulenza: In questo caso, paghi una quota (“fee”) per ricevere la consulenza personalizzata, ma senza che il consulente gestisca direttamente i tuoi soldi. Le commissioni di consulenza possono essere fisse, cioè un importo prestabilito annuale, o variabili, in base al patrimonio che stai investendo. Una consulenza finanziaria avanzata può costare meno per patrimoni medi o bassi, mentre per grandi patrimoni il costo può crescere.
  2. Costi di transazione: A differenza della gestione patrimoniale, in questo caso sei tu che approvi e decidi ogni acquisto o vendita di strumenti finanziari. Questo significa che i costi di transazione (come le commissioni di acquisto di titoli, obbligazioni, fondi o ETF) dipendono dalla piattaforma o banca che utilizzi. Questi costi possono variare, ma in genere ogni transazione comporta una commissione fissa o una percentuale sul valore, dipende dalla banca o dal gestore o dal consulente: chiedi sempre prima!
  3. Costi di custodia: Se hai titoli o fondi su un conto deposito titoli presso una banca, potresti pagare delle commissioni di custodia annuali o trimestrali.

Tassazione

Anche nella consulenza finanziaria avanzata, la tassazione dei guadagni segue le stesse regole della gestione patrimoniale: il 26% sui capital gain e sui redditi da capitale, con possibilità di compensare minusvalenze con plusvalenze nei successivi 4 anni. Inoltre, potresti anche avere delle detrazioni fiscali sugli eventuali costi di consulenza, se inquadrati correttamente come costi deducibili (anche se la normativa italiana non sempre facilita questo tipo di detrazioni).

Imposta di Bollo per tutti!

Quando parliamo di Gestione Patrimoniale e Consulenza Finanziaria Avanzata, dobbiamo sempre considerare anche i costi legati all’imposta di bollo, perché lo Stato non si dimentica mai dei suoi introiti!

In Italia, l’imposta di bollo è una tassa che si applica su conti deposito titoli, conti correnti e prodotti finanziari in generale. La percentuale dell’imposta di bollo sugli investimenti è pari allo 0,2% annuo (o il 2 per mille) del valore del tuo portafoglio.

Quindi, sia che tu scelga una Gestione Patrimoniale discrezionale, sia che tu opti per la Consulenza Finanziaria Avanzata, dovrai fare i conti con questa imposta, che viene calcolata sul valore totale dei tuoi investimenti detenuti su un conto titoli, compresi azioni, obbligazioni, fondi, ETF e qualsiasi altro strumento finanziario.

Cosa conviene di più dal punto di vista dei costi e della tassazione?

Se guardiamo ai costi, la Gestione Patrimoniale potrebbe essere più onerosa a lungo termine, poiché le commissioni di gestione e le eventuali commissioni di performance potrebbero erodere i tuoi rendimenti. Se i mercati vanno male, rischi di pagare comunque queste commissioni, anche in caso di perdite. Ma se le scelte del gestore sono giuste, e i mercati vanno bene, si tratta di un servizio di grande qualità ed affidabilità, che può dare grandi soddisfazioni.

D’altra parte, la Consulenza Finanziaria Avanzata può essere più conveniente dal punto di vista dei costi fissi, soprattutto se gestisci attivamente il portafoglio e sei in grado di ottimizzare i costi di transazione. Tuttavia, richiede più tempo e attenzione da parte tua per seguire le raccomandazioni del consulente. E anche qui bisogna essere onesti, se i mercati vanno male, rischi di pagare comunque queste commissioni, anche in caso di perdite.

In termini di tassazione, entrambi i servizi sono soggetti alle stesse regole: tassazione dei capital gain al 26% e compensazione delle minusvalenze. Quindi la differenza qui non risiede tanto nel tipo di servizio, quanto nella tua capacità di sfruttare le opportunità di compensazione delle perdite e di pianificare correttamente i tuoi investimenti per minimizzare l’impatto fiscale.

Riflessioni sui costi e sulla tassazione

Alla fine, quale opzione conviene di più? Se hai un portafoglio ampio e vuoi ridurre al minimo i costi di gestione e performance, la Consulenza Finanziaria Avanzata potrebbe risultare più economica. Tuttavia, devi essere pronto a gestire il portafoglio attivamente e a prenderti il tempo di valutare ogni proposta del consulente. Se invece preferisci la comodità di delegare tutte le decisioni, la Gestione Patrimoniale è senza dubbio una soluzione più pratica, anche se a un costo leggermente maggiore.

In entrambi i casi, ricordati di tenere sempre sott’occhio i costi e la tassazione, perché a lungo andare possono fare una grande differenza nei tuoi rendimenti netti!

Considerazioni finali

In definitiva, la scelta tra Gestione Patrimoniale e Consulenza Finanziaria Avanzata dipende da quanta voglia hai di seguire costantemente i tuoi investimenti o da quanta voglia hai di comodità e sicurezza affidandoti ad un gestore. Sono entrambi ottimi servizi per entrare con tranquillità nel mondo degli investimenti: chiedi informazioni alla tua banca o ad un consulente. L’importante è sempre conoscere bene rischi, costi e benefici prima di prendere una decisione.

Quindi, pensaci bene: sei un tipo da taxi o preferisci guidare con un navigatore?

Buona strada!

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *