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La Vendita allo Scoperto: maneggiare con cura

Immagina di poter vendere qualcosa che non possiedi e guadagnarci se il prezzo scende, riacquistandola ad un prezzo più basso. Strano, vero? Eppure, è esattamente quello che succede con lo short selling, o, in italiano, vendita allo scoperto.

Per farti un esempio semplice: immagina di prendere in prestito una bicicletta da un amico, venderla subito perché sai che domani ne uscirà un nuovo modello e quindi il prezzo della bici del tuo amico scenderà. Il giorno dopo, quindi, la ricompri a un prezzo inferiore e restituisci la bicicletta al tuo amico, tenendo la differenza in tasca. Sembra una magia, ma con la finanza funziona esattamente così!

Ovviamente, c’è un bel po’ di strategia e rischio dietro tutto questo, quindi non è una cosa da prendere alla leggera. Ora ti spiego come funziona in dettaglio, perché potrebbe sembrarti allettante, ma la vendita allo scoperto non è un gioco da ragazzi.

Come funziona la vendita allo scoperto

Quando fai una vendita allo scoperto, in pratica:

  1. Prendi in prestito azioni da una terza parte (solitamente da un broker o banca).
  2. Vendi immediatamente queste azioni sul mercato, incassando il prezzo corrente.
  3. Aspetti che il prezzo delle azioni scenda (si spera!).
  4. Ricompri le stesse azioni a un prezzo inferiore e le restituisci a chi te le ha prestate.

Se tutto va come previsto, hai venduto a un prezzo alto e ricomprato a un prezzo basso, guadagnando la differenza. Se però il prezzo delle azioni sale invece di scendere, potresti ritrovarti in grossi guai. Questo è uno dei principali rischi della vendita allo scoperto.

Vantaggi e svantaggi della vendita allo scoperto

Vantaggi:

  • Guadagni in un mercato ribassista: Puoi trarre profitto quando i prezzi delle azioni scendono, cosa che con una strategia tradizionale di acquisto e vendita sarebbe difficile.
  • Diversificazione delle strategie: Includere lo short selling nella tua strategia ti consente di avere più opzioni e di coprirti contro perdite in caso di crisi di mercato.

Svantaggi:

  • Rischio illimitato: Se compri un’azione, il massimo che puoi perdere è il tuo investimento iniziale. Ma se vendi allo scoperto, le tue perdite possono essere potenzialmente illimitate. Se l’azione che hai venduto allo scoperto continua a salire, dovrai acquistarla a un prezzo sempre più alto.Esempio pratico: immagina di vendere allo scoperto 100 azioni di una società a 10€ ciascuna. Se il prezzo sale a 20€, dovrai ricomprare quelle azioni per 20€ l’una, quindi spenderai 2.000€, contro i 1.000€ che avevi incassato inizialmente. Hai perso 1.000€. Ma cosa succede se l’azione sale a 50€ o 100€? Le perdite possono esplodere!
  • Commissioni e costi: Vendere allo scoperto comporta costi extra, come interessi sulle azioni prese in prestito e potenziali commissioni applicate dal broker. Devi calcolare attentamente se il gioco vale la candela.
  • Tassazione: I profitti derivanti dalla vendita allo scoperto sono soggetti a tassazione, come qualsiasi altro guadagno in conto capitale. Assicurati di conoscere le leggi fiscali del tuo Paese, perché potrebbero influire significativamente sul rendimento finale.

Quando conviene vendere allo scoperto?

Ora, la domanda è: quando ha senso mettere in pratica una vendita allo scoperto? Beh, ci sono diversi momenti in cui questa strategia può essere utile:

  • Mercati in crisi: Se hai motivo di credere che un’azienda stia per attraversare un brutto periodo o che un’intera industria sia sull’orlo di una crisi, lo short selling potrebbe aiutarti a guadagnare da questa discesa.Ad esempio, immagina di prevedere che il settore delle auto elettriche sia sovrastimato e che molte aziende di questo settore vedranno un crollo nei loro prezzi azionari. Se fai short selling su queste azioni e il mercato ti dà ragione, potresti ottenere un bel profitto.
  • Bolle speculative: Quando pensi che un’azienda o un intero settore sia in bolla (cioè che i prezzi siano gonfiati oltre ogni logica), vendere allo scoperto può essere un’ottima mossa. L’importante è essere convinti che quel prezzo spropositato scenderà.

Attenzione, però! Se sbagli le tue previsioni, le conseguenze possono essere disastrose. Poco più avanti faccio un esempio pratico.

Dove si può fare short selling?

La vendita allo scoperto non è disponibile ovunque, quindi è importante sapere dove puoi eseguire questa operazione. Solitamente puoi fare short selling attraverso una piattaforma di brokeraggio che offre questa possibilità: Fineco, Directa, Plus500, eToro, etc. Non tutte le borse lo permettono, e alcune applicano delle restrizioni particolari.

Ad esempio, in Italia è possibile fare vendita allo scoperto sulla Borsa Italiana, ma ci sono delle regolamentazioni rigide da rispettare, specialmente nei momenti di alta volatilità di mercato. Quindi, prima di lanciarti in questa avventura, consulta il tuo broker o consulente finanziario.

Un esempio pratico con i CFD di Plus500

Vediamo insieme un esempio pratico di vendita allo scoperto utilizzando i CFD (Contratti per Differenza) tramite la piattaforma di trading Plus500.

Cos’è un CFD?

Prima di tutto, ricorda che un CFD è un derivato, quindi non acquisti direttamente l’asset sottostante, ma fai una scommessa sull’andamento del prezzo dell’asset. Puoi speculare sia al rialzo che al ribasso, il che rende i CFD uno strumento ideale per la vendita allo scoperto.

Adesso vediamo l’esempio concreto:

Esempio pratico di short selling con CFD su Plus500

  1. Scelta dell’azione da vendere allo scoperto: Supponiamo che pensi che il titolo Tesla sia sopravvalutato e che presto subirà un calo di prezzo. Il prezzo attuale dell’azione Tesla su Plus500 è di 200€ per azione.
  2. Apertura di una posizione short: Decidi di vendere allo scoperto 100 CFD su Tesla. Quindi, apri una posizione “vendita” su Plus500 su 100 azioni Tesla. Il valore della tua operazione è di 20.000€ (100 x 200€).
  3. Effetto leva: Plus500 ti permette di usare una leva finanziaria, ad esempio 1:5. Questo significa che per aprire una posizione del valore di 20.000€, devi avere solo 4.000€ di margine (il 20% del valore della posizione).
  4. Aspettativa di ribasso: Dopo un po’ di tempo, il prezzo delle azioni Tesla scende come avevi previsto, passando da 200€ a 150€ per azione.
  5. Chiusura della posizione: Decidi di chiudere la tua posizione short su Plus500. A questo punto, ricompri i 100 CFD su Tesla al nuovo prezzo di 150€ per azione. Quindi pagherai 15.000€ (100 x 150€) per chiudere la posizione.
  6. Profitto finale: Hai venduto allo scoperto 100 CFD su Tesla a 200€ ciascuno e li hai ricomprati a 150€ ciascuno. La differenza è di 50€ per azione. Per 100 azioni, hai guadagnato 5.000€ (100 x 50€). Tolto il margine iniziale di 4.000€, ti resta un profitto netto di 1.000€.

Fattori da considerare

  • Costi e commissioni: Con i CFD su Plus500, devi tenere in conto le commissioni di overnight se mantieni la posizione aperta durante la notte, oltre alle spese di spread (la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita).
  • Rischi: Il prezzo delle azioni Tesla sarebbe potuto salire invece di scendere, il che avrebbe portato a perdite potenzialmente molto elevate. Ad esempio, se il prezzo fosse salito a 250€, avresti dovuto ricomprare i CFD a un prezzo più alto, subendo una perdita.
  • Tassazione: I guadagni derivanti da operazioni con CFD sono soggetti a tassazione, e devi considerare eventuali imposte sulle plusvalenze.

In sintesi, la vendita allo scoperto con i CFD su piattaforme come Plus500 può essere una strategia interessante per trarre profitto dai mercati in discesa, ma va affrontata con la dovuta cautela. È essenziale comprendere il meccanismo dei CFD e della leva finanziaria, e soprattutto, essere consapevoli dei rischi.

Il mercato può andare in qualsiasi direzione, quindi è cruciale avere un buon piano di gestione del rischio e non farsi prendere dall’emozione del momento. Se usata correttamente, la vendita allo scoperto può essere una potente aggiunta al tuo arsenale di strategie di trading (se fai trading…).

E se il prezzo fosse salito a 250€?

Se il prezzo fosse salito a 250€ anziché scendere, avresti subito una perdita sulla tua posizione short. Vediamo nel dettaglio cosa sarebbe successo in 6 punti.

1. Riepilogo dell’operazione iniziale

  • Hai aperto una posizione short su 100 CFD di Tesla quando il prezzo era di 200€ per azione.
  • Il valore totale della tua posizione iniziale era di 20.000€ (100 x 200€).
  • Grazie alla leva 1:5 di Plus500, hai dovuto mettere un margine iniziale di 4.000€.

2. Il prezzo sale a 250€

Ora, supponiamo che il prezzo di Tesla invece di scendere sia salito a 250€ per azione. Per chiudere la tua posizione short, devi ricomprare i 100 CFD al nuovo prezzo di mercato, che è 250€.

  • Il valore totale della tua posizione a questo nuovo prezzo è di 25.000€ (100 x 250€).

3. Calcolo della perdita

Hai venduto allo scoperto 100 CFD quando il prezzo era di 200€ e ora devi ricomprarli a 250€. La differenza tra i due prezzi è di 50€ per azione, quindi la perdita per singola azione è di 50€.

  • Per 100 azioni, la perdita totale è di 5.000€ (100 x 50€).

4. Perché avresti perso 5.000€

Quando vendi allo scoperto, il tuo guadagno deriva dalla differenza tra il prezzo di vendita iniziale e il prezzo di ricompra, ma solo se il prezzo scende. Se invece il prezzo sale, devi ricomprare le azioni a un prezzo più alto di quello a cui le hai vendute, il che comporta una perdita.

In questo caso, avresti venduto allo scoperto a 200€ per azione, ma poiché il prezzo è salito a 250€, hai dovuto sborsare 50€ in più per azione al momento del riacquisto, quindi 5.000€ totali di perdita.

5. Effetto leva finanziaria

Sebbene tu abbia messo inizialmente solo 4.000€ di margine (grazie alla leva 1:5), la perdita totale è stata di 5.000€, quindi la tua perdita supera il capitale che avevi impegnato.

In questo caso, dovresti aggiungere almeno altri 1.000€ agli iniziali 4.000€ per coprire la perdita o per mantenere aperta la posizione e continuare a sperare che il prezzo scenda!!! Considera però che il prezzo, invece di scendere, potrebbe salire ancora e ancora…

6. Rischio di margine e chiamata a margine (margin call)

Con la leva finanziaria, una variazione relativamente piccola nel prezzo può generare perdite elevate. Se il prezzo continua a salire e il tuo saldo non è sufficiente a coprire la perdita, il broker potrebbe richiederti di aggiungere fondi al tuo conto per mantenere la posizione aperta. Questo si chiama chiamata di margine. Se non riesci a coprire il margine richiesto, il broker può chiudere automaticamente la tua posizione per evitare ulteriori perdite: in questo caso perderesti tutto!!!

Maneggiare con cura

Vendere allo scoperto con leva può amplificare sia i guadagni che le perdite. Come hai visto, se avessi previsto un calo e invece il prezzo fosse salito, ti saresti trovato in una posizione molto difficile da gestire. È importante considerare attentamente il rischio e valutare sempre l’uso di ordini di stop-loss per limitare le perdite in situazioni del genere.

Quindi ti consiglio vivamente di esplorare questa strategia solo se hai una buona conoscenza del mercato e una solida comprensione del rischio che stai affrontando. E ricordati sempre di avere un piano di uscita in caso le cose non vadano come previsto.

Come sempre, più alto è il potenziale guadagno, più alto è anche il rischio.

Valuta sempre i tuoi obiettivi e il tuo livello di tolleranza al rischio prima di prendere qualsiasi decisione.

Insomma per capire se la vendita allo scoperto fa per te, fatti questa domanda: sei preparato a gestire le emozioni di un titolo che continua a “salire” mentre hai scommesso “contro” di esso?

Buon investimento!

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

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