Vai al contenuto

Cosa aspettano le Banche (Centrali) ad abbassare i Tassi di Interesse?

Questa è una domanda che i miei clienti in banca mi fanno spesso, soprattutto i giovani in cerca di un mutuo per comprare casa. Quando ci chiediamo cosa stiano aspettando le Banche Centrali ad abbassare i tassi d’interesse, dobbiamo tenere in considerazione una serie di fattori complessi che influenzano le loro decisioni. La politica monetaria non è mai semplice, e le Banche Centrali come la BCE (Banca Centrale Europea) e la FED (Federal Reserve Americana) devono bilanciare una moltitudine di variabili economiche per prendere le decisioni più appropriate. Non è facile gestire tutto questo. Vediamo perchè.

Perché le Banche Centrali alzano i tassi d’interesse?

Per capire perché non si abbassano i tassi d’interesse, dobbiamo partire dalla logica dietro l’aumento dei tassi. In genere, le Banche Centrali alzano i tassi d’interesse per contrastare l’inflazione. Quando i prezzi iniziano a salire troppo velocemente, aumentare i tassi d’interesse diventa una misura per raffreddare l’economia. Con tassi più alti, il costo del denaro aumenta: i prestiti e i mutui diventano più costosi per le imprese e i consumatori, il denaro in circolazione diminuisce e la domanda di beni e servizi scende e questo tende a ridurre la spesa e gli investimenti, rallentando così l’inflazione.

La BCE, ad esempio, ha iniziato ad aumentare i tassi nel 2022 per contrastare l’impennata dell’inflazione dovuta, tra le altre cose, alla crisi energetica e alle difficoltà nelle catene di approvvigionamento post-pandemia.

Quando si abbassano i tassi?

Le Banche Centrali abbassano i tassi d’interesse principalmente in risposta a una situazione economica debole o a un’inflazione troppo bassa. Ridurre i tassi rende il denaro più economico, incentivando prestiti, consumi e investimenti, il che dovrebbe stimolare l’economia.

Tuttavia, non si abbassano i tassi dall’oggi al domani! Prima di prendere questa decisione, le Banche Centrali devono avere segnali chiari che l’economia ha bisogno di stimoli. E questo ci porta alla domanda principale: cosa aspettano esattamente le Banche Centrali ad abbassare i tassi?

La gestione dell’inflazione: un equilibrio delicato

Uno dei motivi principali per cui le Banche Centrali non sono ancora intervenute per abbassare i tassi in maniera decisa, è che l’inflazione non è ancora sotto controllo. Nonostante alcune riduzioni recenti, i tassi d’inflazione rimangono sopra gli obiettivi fissati dalla maggior parte delle Banche Centrali. L’obiettivo della BCE, ad esempio, è di mantenere l’inflazione intorno al 2%, un livello considerato ideale per la stabilità economica; su questo scriverò un’articolo dedicato per spiegarne il motivo.

Finché l’inflazione resta alta, abbassare i tassi potrebbe essere pericoloso, perché rischierebbe di alimentare ulteriormente la crescita dei prezzi: se i tassi scendono l’accesso al denaro (prestiti e mutui) è più facile e se più persone vogliono comprare gli stessi beni e servizi, ma la quantità disponibile non è sufficiente per soddisfare tutte le richieste, i venditori aumentano i prezzi. Questo è un semplice effetto della concorrenza tra i consumatori: chi è disposto a pagare di più riesce ad acquistare ciò che desidera. Anche su questo scriverò un articolo dettagliato.

In questo scenario, le Banche Centrali preferiscono mantenere i tassi elevati, anche se questo significa sacrificare una parte della crescita economica a breve termine.

Il rischio di stagflazione

C’è poi il rischio di stagflazione, una situazione in cui l’economia ristagna mentre l’inflazione rimane alta. In questi casi, abbassare i tassi può sembrare una buona idea per stimolare la crescita, ma se l’inflazione non è ancora sotto controllo, la mossa potrebbe rivelarsi controproducente. Le Banche Centrali devono dunque essere sicure che l’inflazione sia effettivamente in fase di rallentamento prima di agire.

Condizioni economiche globali

Le Banche Centrali guardano anche alle condizioni economiche globali. Una crisi economica in una grande economia come gli Stati Uniti o la Cina può avere effetti a catena sull’economia globale. Se, ad esempio, la crescita economica globale rallenta, le Banche Centrali potrebbero considerare l’abbassamento dei tassi per evitare che l’economia entri in recessione. Tuttavia, devono essere certe che i rischi inflazionistici siano limitati.

I mercati finanziari e la fiducia degli investitori

Le Banche Centrali devono anche considerare l’impatto sui mercati finanziari. Se i mercati percepiscono che la Banca Centrale sta abbassando i tassi troppo presto, potrebbe esserci una perdita di fiducia, con conseguenti vendite sui mercati azionari e una maggiore volatilità. Inoltre, i tassi bassi possono incentivare investimenti rischiosi, come un’eccessiva assunzione di debito o la formazione di bolle speculative.

La politica e la pressione pubblica

Anche la politica gioca un ruolo. I governi spesso fanno pressione sulle Banche Centrali per abbassare i tassi d’interesse, soprattutto se l’economia è in difficoltà o ci sono elezioni all’orizzonte. Tuttavia, le Banche Centrali devono mantenere la loro indipendenza e prendere decisioni basate sull’analisi economica piuttosto che sulle pressioni politiche.

Quando possiamo aspettarci un abbassamento dei tassi?

Non esiste una risposta precisa a questa domanda. Tuttavia, possiamo fare delle ipotesi. Un abbassamento dei tassi potrebbe avvenire quando:

  • L’inflazione sarà stabilmente sotto controllo, idealmente vicino agli obiettivi fissati dalle Banche Centrali.
  • L’economia mostrerà segnali di debolezza, come un aumento della disoccupazione o un calo della produzione industriale.
  • Le condizioni globali saranno favorevoli, con un’assenza di shock economici significativi a livello internazionale.
  • I mercati finanziari saranno stabili, senza segni di eccessiva speculazione o bolle.

In pratica, ci vorrà del tempo prima che le Banche Centrali si sentano abbastanza sicure da abbassare i tassi. Nel frattempo, è probabile che continueremo a vedere politiche monetarie restrittive per tenere sotto controllo l’inflazione.

Impatto sui Mutui per le Famiglie

Una delle conseguenze più dirette delle politiche sui tassi d’interesse è l’effetto sui mutui per le famiglie. Quando le Banche Centrali mantengono i tassi d’interesse elevati, anche i tassi dei mutui tendono a rimanere alti. Questo significa che per molte famiglie, accendere un mutuo diventa più costoso, con rate mensili più alte e un maggiore onere finanziario nel lungo periodo.

  • Mutui a tasso fisso vs. tasso variabile: Se hai un mutuo a tasso fisso, le tue rate mensili rimarranno invariate anche se i tassi d’interesse salgono ulteriormente. Tuttavia, se stai pensando di accendere un nuovo mutuo, potresti trovarti a dover scegliere tra un tasso fisso, più sicuro ma attualmente elevato, e un tasso variabile, che potrebbe scendere in futuro ma che comporta più incertezze.
  • Rinegoziazione e surroga: In un contesto di tassi alti, molte famiglie potrebbero considerare la rinegoziazione del mutuo o la surroga per cercare condizioni migliori. Tuttavia, in assenza di un calo significativo dei tassi, le opzioni potrebbero essere limitate, e i costi della rinegoziazione potrebbero non giustificare il risparmio ottenuto.
  • Accesso al credito: Tassi d’interesse elevati possono anche restringere l’accesso al credito per le famiglie con redditi più bassi o con una storia creditizia meno solida, rendendo più difficile ottenere un mutuo a condizioni favorevoli.

Quindi, per le famiglie, la decisione delle Banche Centrali di mantenere i tassi d’interesse elevati può tradursi in un maggiore costo del denaro e quindi in rate più alte per chi ha un mutuo, oltre a un accesso al credito più complicato. Questo rende cruciale valutare attentamente ogni decisione finanziaria, soprattutto se si considera l’acquisto di una casa o la rinegoziazione di un mutuo esistente.

Cosa significa tutto questo?

Se stai pensando di investire o di chiedere un mutuo, devi considerare che i tassi d’interesse probabilmente rimarranno alti ancora per un po’. Questo significa costi maggiori per i prestiti, ma anche potenzialmente rendimenti più elevati su prodotti come i conti deposito o le obbligazioni. Tieni sempre a mente che in un contesto di tassi elevati, è importante fare scelte finanziarie oculate e considerare sia i rischi che le opportunità che si presentano.

In conclusione, le Banche Centrali non hanno ancora abbassato i tassi d’interesse perché aspettano di avere la certezza che l’inflazione sia sotto controllo e che l’economia non rischi di surriscaldarsi nuovamente. Solo quando questi obiettivi saranno raggiunti, potremo vedere un allentamento delle politiche monetarie. L’avevo detto che non era semplice…

Comunque, qualcosa si muove sempre riguardo ai tassi e un’occhiata puoi darla qui: TASSI News. Come al solito è importante rimanere informati in questo ambiente economico complesso.

Un grazie a te che hai avuto la pazienza di arrivare fin qui e Buon Tasso d’Interesse!

UfficioFinanza.it – Domenico Guercia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *